La situazione è molto diversa nel 2024 (foto in basso) rispetto al 2023 (foto in alto).
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Sebbene ieri martedì sia stata effettuata una piccola apertura, da oggi, mercoledì 3 giugno, il ghiacciaio della Grande Motte di Tignes è di nuovo accessibile a sciatori e pedoni secondo il suo orario abituale. L'intenzione era quella di aprire sabato 22 giugno, ma le forti piogge torrenziali hanno allagato gran parte degli impianti di Tignes - Val Claret, da dove parte la funivia di accesso all'area delle piste, costringendo a rimandare l'apertura.
Le squadre dei vigili del fuoco, il personale del resort e le aziende appaltatrici sono riuscite a drenare l'acqua da questa area sciistica, a ripristinare il funzionamento degli impianti di risalita e a rimettere in funzione le strutture. Le piogge hanno avuto un effetto significativo su quest'area, ma più in alto sul ghiacciaio, anche se non con la stessa intensità, le precipitazioni hanno lasciato un po' di neve.
In questo modo, Tignes ha potuto riaprire con il totale delle sue piste da sci che ammontano a circa 20 chilometri di piste tra cui la Rabotch blu, oltre ad altre cinque piste di livello rosso. Anche lo stadio di gara, riservato agli allenamenti dei club e agli sciatori professionisti, è aperto.
Per accedere alle piste, la Funicolare parte alle 6:45 e cinque minuti dopo la funivia della Grande Motte. Una volta sulle piste, le seggiovie Vanoise e Panoramique, così come la seggiovia Termignon, partono alle 07:00 del mattino. Anche la pista di sci di fondo è aperta.
Lo spessore attuale della neve è di massimo 4 metri di neve dura, anche se le nevicate degli ultimi giorni non sono state sufficienti a coprire la sabbia del Sahara caduta qualche giorno fa e che presenta un'immagine marroncina nelle aree non calpestate dalla macchina.
La chiusura della stagione sciistica estiva a Tignes, per il momento, è ancora rimandata al 21 luglio. Anche se dipende dalle condizioni delle piste che possono anticipare la data o anche se dovessero essere mantenute, magari prolungandola di qualche altro giorno.
La situazione è molto diversa nel 2024 (foto in basso) rispetto al 2023 (foto in alto).